Comitato Scientifico
Dott. Roberto Scarpinato, Procuratore Generale della Repubblica di Palermo
Dott. Leonardo Guarnotta, Presidente emerito del Tribunale di Palermo e attuale segretario generale della Fondazione Falcone e Borsellino
Dott. Alfredo Morvillo, Procuratore della Repubblica di Termini Imerese, fratello della compianta Francesca Morvillo, perita nella strage di Capaci
Avv. Giovanni Chinnici, presidente della fondazione Chinnici, figlio del compianto giudice Rocco Chinnici, assassinato nell’ eccidio del 29 Luglio 1983
Dott. Manfredi Borsellino, dirigente del Commissariato di Cefalù, figlio del giudice Paolo Borsellino, vittima dell’ attentato mafioso del 19 Luglio 1992
Avv. Michele Costa, figlio del Procuratore della Repubblica di Palermo, Gaetano Costa, assassinato dalla mafia il 6 Agosto 1980
Prof. Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo e della relativa Città Metropolitana
Prof. Angelo Cuva, docente universitario
Prof. Bartolo Romano, docente universitario
Prof. Antonio La Spina, docente universitario e componente uscente del Comitato
Prof. Vito Lo Monaco, presidente della Fondazione Pio La Torre
Mons. Michele Pennisi, vescovo di Monreale
Dott.ssa Caterina Greco, Direttore del Centro regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione presso Assessorato dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana
Dott. Matteo Collura
Dott. Giovanni Pepi, ex direttore del “Giornale di Sicilia”
Dott. Toni Mira, Giornalista
Dott. Dino Paternostro, sindacalista CGIL
Avv. Giuseppe Alfieri, presidente del circolo “Le Due Rocche” Legambiente Corleone
Ho accolto con entusiasmo l’invito da parte del vicepresidente Claudio Di Palermo, di visitare il Cidma e la curiosità era tanta. Mi sono resa subito conto che non era un museo, ma un luogo dove si racconta di mafia e se ne parla con il chiaro obiettivo di esorcizzarla e di sensibilizzare il visitatore su come essa stessa sia subdola e a tratti pericolosamente accattivante. Entrando nella stanza dei “Corleonesi”, primeggia su tutte le foto dei boss e dei sicari, quella dei giudici Falcone e Borsellino, simbolo della vera lotta alla mafia. Sentire il racconto di Claudio nel commentare i precisi episodi o i profili dei boss, con dovizie di particolari, ha catturato la mia attenzione, quasi catapultandomi in quei momenti di terrore e di paura. Alcune immagini, tutte autentiche, sono davvero “forti”, drammatiche e ti fanno pensare quanta crudeltà gratuita sia stata al servizio dell’avidità del denaro e del potere e quale sia stata la strategia di terrore della mafia. Visitando queste stanze, con addosso la tuta del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, a cui sono orgogliosa di appartenere, mi sono sentita ancor più coinvolta ed emozionata. La “stanza dei faldoni” con tutti quei fascicoli e nomi dei boss che occupano un’intera parete, è quella che ti riporta ai più recenti film di mafia e alle cronache nere e che ti fa immergere in un recente passato, che incute ancora paura. Questa visita mi ha fatto comprendere quanto distante sia la Corleone di ieri da quella laboriosa e coraggiosa dei giovani di oggi.
Emozionante e molto interessante, con chiavi di letture del fenomeno mafioso da parte di giovani di Corleone che mettono a disposizione la propria testimonianza di vita con passione e determinazione. Elementi unici ed introvabili su un libro. Da sostenere con determinazioni!
La visita al Cidma ci ha aiutato a capire meglio il fenomeno mafia, molto orgogliosa di questi ragazzi che ne parlano e raccontano. Grazie Manuela da Savona.
